Recupero , in Vico Canavese, di antico impianto per produzione di olio di noce.
L ‘impianto, eretto nella seconda metà del 1600, nel comune di Meugliano, regione Prèe, era alimentato dal canale Saudin-Anna lungo circa 2 km, con derivazione dal torrente Chiusella.
Meugliano ( canale Saudin-Anna )
E stato funzionante fino alla prima metà degli anni 1950, fornendo olio di noce alla Valchiusella e ad alcuni paesi della Pedanea.
E’ costituito da una vasca monolitica del diametro di oltre 2 metri, su cui ruotava una molazza in pietra, ad albero verticale movimentato da forza idraulica per frangere i gherigli ; da una struttura funzionante da torchio, consistente di un tronco in noce (dimensione 8,5 x 0,45x 0,5 m )incernierato su due pilastri monolitici, incastrati su base in pietra a tenuta asola/tenone, sormontati da altro blocco in pietra ugualmente incastrato per evitare ogni minimo rischio di brandeggiamento.
All’estremità del tronco è inserita una vite in noce, con profilo perfettamente scolpito a mano, avvitata in madrevite posta sopra il tronco stesso.
La base della vite è fissata su blocco di pietra, pesante circa una tonnellata, atto ad esercitare sul tronco forza per l’abbassamento.
La vite, azionata a braccia da quattro uomini, faceva abbassare il tronco per la spremitura della pasta di noce che, raccolta in filtro di tessuto di lana e canapa, era stata posizionata in vasca monolitica atta a resistere all’enorme forza di compressione esercitata dall’effetto –leva ( vite – basamento ) e dal peso del tronco stesso ( 1,3 tonnellate ), forza trasmessa tramite puntale premente il filtro .
Dalla vasca monolitica fuorusciva, attraverso una cannella metallica, l’olio dorato.
L’essenziale struttura dell’antico impianto è stata recuperata, protetta da tettoia in rame e posizionata nel prato che fiancheggia l’abitazione, in Vico Canavese , dell’ing Bartolomeo Bertarione , erede e discendente degli avi , costruttori e conduttori, senza soluzioni di continuità dell ‘olificio.