Facente parte del comune di Valchiusella fu sede parrocchiale fino alla soppressione effettuata negli anni ottanta del ‘900 dal decreto del Vescovo di Ivrea Monsignor Luigi Bettazzi.
Sorge in stupenda, soleggiata e panoramica posizione sul versante destro della strettoia che sale verso i monti, nel vallone del rio Tarva. Nelle giornate limpide dal concentrico si scorge anche il castello di Masino. Fino agli anni ’70 funzionò il bar albergo Gran Roc.
Fu fondato nel tardo secolo XVII ed ha la peculiarità di essere distinto in due borghi. Nel borgo maggiore sorge la chiesa della Santissima Trinità, monumentale per un piccolo borgo montano. La chiesa all’interno presenta preziose opere del Vizzetti e dello Stornone e un pregevole altare maggiore in marmo, dono di re Vittorio Emanuele II.
In passato superò i cento residenti, oggi non è più abitato tutto l’anno. Non essendo raggiungibile dalle automobili, è servito da una teleferica la quale è alimentata da una centralina che, costruita nel 1938, fornisce anche l’elettricità nelle abitazioni.
È posto di tappa GTA.
L’etimo pare sia da “sub cintum” = cintato, perché racchiuso in basso da due corsi d’acqua, il principale dei quali è il rio Tarva.
Il patrono del paese è la Santissima Trinità.
Ingresso del paese da ovest
La chiesa della Santissima Trinità
L’interno della chiesa
La fontana della piazza
La via centrale
La teleferica
Un orto
Un cortile
Il voltone di via Dogali
L’inaugurazione della centralina elettrica nel 1938
Pranzo al Gran Roc negli anni ’50 del secolo scorso
Traduci »
Il sito utilizza cookie tecnici, analytics e di terze parti per rendere migliore la navigazione e per fornire le funzionalità di condivisione sui social network. Per avere maggiori informazioni su tutti i cookie utilizzati, su come disabilitarli o negare il consenso all’utilizzo leggi l’informativa. Proseguendo nella navigazione presti il consenso all’uso di tutti i cookie. Leggi di più.